L’8-1 subito domenica scorsa contro il Paternò è stata una vera mazzata, ma potrebbe non essere il gradino più basso della storia  del Football Club Messina. La società, infatti, sta vivendo settimane di incertezza, in precario equilibrio tra la volontà e possibilità di continuare o, addirittura, fermarsi in anticipo. A tre giorni dalla sfida casalinga contro il Troina, delicato scontro diretto per la salvezza, la situazione del club peloritano è tutt’altro che chiara e sempre molto agitata, tanto da mettere in dubbio anche la disputa della gara. Dopo aver giocato in extremis la partita di Coppa Italia contro il Trapani di mercoledì 24 (partenza solo la mattina) e poi quella di Paternò, l’Fc Messina rischia di non presentarsi domenica. La società ha perso un pezzo dietro l’altro, dallo staff medico, all’addetto stampa, al preparatore atletico e dei portieri, e anche qualche calciatore (Aliaga e Siaj) ha già deciso di lasciare la squadra.

I vari confronti interni non hanno ancora portato a una soluzione definitiva, ma si potrebbe profilare anche un radicale cambio di rotta con un gruppo di imprenditori, con in testa il campano Domenico Panico, pronto a rilevare l’Fc ma con l’impegno dell’attuale dirigenza di pagare i debiti pregressi. Si tratta, ma la conclusione sembra ancora lontana e l’attuale condizione di stand-by non fa che aumentare l’incertezza. Saranno giorni cruciali, sia per la società che per la squadra di mister Ferraro che, se dovesse scendere in campo, con ogni probabilità lo farà al “Fresina” di Sant’Agata. Il club, infatti, ha inoltrato richiesta per disputare il resto della stagione (se ci riuscirà) sul terreno in sintetico del centro tirrenico, in condivisione proprio con il Città di Sant’Agata. Altro segnale abbastanza emblematico. 

Si attende una svolta per poter andare avanti, altrimenti potrebbe essere fine anticipata con il presidente Rocco Arena ormai da mesi lontano dalla città dello Stretto che avrebbe apertamente palesato il proprio disimpegno. Paradossale per un club che, appena qualche mese fa, esultava dopo avere vinto la finale playoff di Serie D annunciando di avere la Serie C in tasca, mai arrivata per l'inghippo fideiussione. E ancora prima sventolava un progetto pluriennale per rilanciare lo stadio cittadino, facendo susseguire grandi proclami sportivi e programmatici. Che fine hanno fatto? Via col vento, assieme a chiacchiere e accuse di chi, tacciando altri di faziosità, avrebbe potuto impiegare lo stesso tempo per "studiare" attendibilità e concretezza di determinate circostanze. Si chiama giornalismo. Allo stesso modo quelli che raccontiamo oggi si chiamano fatti, non "storie" sui social o accuse infondate. 

Sezione: Serie D / Data: Gio 02 dicembre 2021 alle 18:40
Autore: MNP Redazione / Twitter: @menelpallone
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