A margine della conferenza stampa di Giacomo Modica, il direttore sportivo Francesco Lamazza ha lanciato la bomba sul Celeste: “Dovremmo abbandonarlo - spiega senza mezzi termini - da due settimane hanno staccato la luce e stiamo andando con il generatore”. Una situazione assurda che coinvolge tutti: “Vorrei fare un appello, perché vorremmo risolvere la questione in settimana e abbiamo bisogno di quest’impianto per allenarci. Il Comune, però, non risponde alle nostre sollecitazioni”.

Messina che però non ha mai incontrato la Commissione sport, anche perché il presidente Sciotto (più volte invitato a incontrare l'amministrazione) non si è mai presentato. Riteniamo giusto dare spazio allo sfogo del ds, ma restano tanti dubbi in merito, perché non è mai stata stipulata la concessione annuale per la concessione del Celeste tra il Messina e il Comune. La situazione diventa ancora più surreale perché a sollevare la questione è stato il direttore sportivo e non il direttore generale Carabellò o il responsabile dei rapporti istituzionali Patti, figure ingaggiate dal presidente Sciotto per far fronte a difficoltà del genere.

Anche Giacomo Modica ha detto la sua: “Mi dispiace che da martedì dovrò lasciare il Celeste, che per me è un'istituzione, un monumento. Spero che questa situazione si risolva il più presto possibile. Camminiamo con il generatore che costa 200/250 euro al giorno e inoltre manca l'acqua. Ma non aggiungo altro perché non sono competenze mie”.

Sezione: Acr Messina / Data: Sab 18 novembre 2017 alle 13:12
Autore: MNP Redazione / Twitter: @menelpallone
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