Giacomo Modica, nell’ultimo prepartita casalingo del campionato, inizia dalle ferite rimaste dopo il derby perso immeritatamente al “Massimino” domenica scorsa: “Cercare di mettere da parte il risultato dell’ultima gara è stato relativamente complicato. – esordisce Modica - Avevo preparato i ragazzi al derby dicendo loro di volerla mettere sul piano del gioco, poi avemmo accettato serenamente la sconfitta se l’avversario si fosse dimostrato più forte di noi. Invece, subire quell’episodio decisivo a nostro sfavore è stato brutto, ma è il calcio, dicono, quindi bisogna andare oltre. Anche se, ovviamente, dà grande fastidio, se andiamo ad analizzare il recente passato e le prestazioni, perché abbiamo raccolto, complessivamente, molto poco rispetto a quanto espresso sul campo, però paghiamo oltremodo vicissitudini e scelte sbagliate delle terne, considerando solo che ci sono stati dieci rigori non dati a noi negli ultimi mesi. Siamo amareggiati perché le scelte particolari a nostro danno non sono state facili da digerire, oppure non sono state mitigate da decisioni che andassero nella nostra direzione, anche se poi è diventata una routine e l'ultima situazione in ordine di tempo ha destato amarezza e delusione perché quel fallo di mano non l'ha visto realmente nessuno a Catania, solo l'arbitro che poi non si è accorto della deviazione di Furlan alla fine sul tiro di Signorile, ma era stato attentissimo in qualche mischia nell’area del Catania. Quindi, è stato complicato mettere da parte tutto questo, ma credo ci siamo riusciti già a partire da martedì, pensando alla settimana importante di lavoro che ci attendeva per preparare la sfida con il Potenza.”

Modica concentra la propria attenzione sul prossimo avversario, il Potenza, tornato, per le ultime due fatiche del campionato, a meno di una coda nel playout, sotto la guida tecnica di Pietro De Giorgio, come nella gara di andata, pareggiata per 0-0 al “Viviani”: “Il Potenza? Troveranno un Messina ferito, faranno la loro partita, sono una buona squadra e questo allenatore, De Giorgio, mi piace, lo aveva dimostrato nelle 4/5 giornate che aveva già fatto in panchina in stagione. Nutro grande stima per la squadra, per i suoi uomini importanti a livello individuale, ma adesso dobbiamo fare l'ultima partita in casa molto bene contro una squadra in difficoltà di classifica, che, però, ha i mezzi per poterci mettere in difficoltà. Massima responsabilità, per noi, perché ci giochiamo il campionato nostro ed è fondamentale richiamare attenzione a livello psicologico e fisico. Dobbiamo giocare a calcio, rispettando l’avversario, stando attenti, con applicazione, concentrazione, senza rilassarci mai, perché l’impegno deve essere straordinario per ottenere la vittoria salvezza. Mi aspetto grande e piena maturità della squadra, non dobbiamo guardare gli altri campi, non sarebbe giusto e corretto, anche se le ultime giornate sono sempre particolari. La nostra testa deve essere su quanto faremo in campo, noi abbiamo una partita importante e delicata per quella gente che ama il Messina come se fosse una sua creatura e noi dobbiamo dare il massimo, desiderando l'ultimo applauso del nostro pubblico. Fare qualcosa di grande per l’immagine della nostra città e parlare, solo a risultato ottenuto, di tutte le angherie che abbiamo subito.

Il tecnico biancoscudato si sofferma su alcuni elementi della rosa che hanno avuto poco spazio in questo girone di ritorno, dopo essere arrivati nel mercato di riparazione: “Signorile ha qualità, non si discute. Veniva da un anno di inattività, l'abbiamo messo a posto fisicamente e in questi quattro mesi l'abbiamo dovuto aspettare molto. Bravi i ragazzi a farlo entrare nel gruppo, si sente a casa propria, come gli altri arrivati a gennaio, ad esempio Zona. Ragazzi che mi sono arrivati dall'oggi al domani. Ma questa è un’altra storia, non abbiamo il tempo di soffermarci.”

Ancora qualche nota di rammarico nelle parole di mister Modica riguardo al sogno playoff coltivato per alcune settimane, ma ormai sfumato: “Poteva essere avvincente nelle ultime partite inseguire un traguardo più alto. Peccato, perché tranne che a Castellammare abbiamo fatto buone prestazioni raccogliendo poco rispetto a quello che i ragazzi hanno prodotto, non sempre per demeriti nostri. Ma, tant’è, forse le parole di Perinetti qualche settimana fa, che ci aveva indicato tra le mine vaganti in una ipotetica partecipazione ai playoff, hanno allarmato qualcuno. Oggi siamo qui per cercare di fare il risultato che manca alla salvezza. Comunque, resta il livello alto delle nostre prestazioni, subendo tanti torti, magari a quest’ora avremmo potuto parlare di un campionato diverso. Facile, però, d’altronde, parlarne adesso, col senno di poi.”

Infine, una considerazione, più che un appello per chiudere gli impegni casalinghi di campionato con una buona cornice di pubblico, domani sera al “Franco Scoglio”: “Sarebbe bellissimo se la tifoseria e il resto della città si stringesse attorno a questa squadra, dando una bella soddisfazione a noi e la conferma di avere capito che in questa stagione abbiamo portato bel gioco e luce ai colori meravigliosi del Messina.”

Sezione: Acr Messina / Data: Sab 20 aprile 2024 alle 19:14
Autore: MNP Redazione / Twitter: @menelpallone
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