Una perla di Zunno versione Luca Vialli consente al Messina di evitare la sconfitta contro un avversario tosto e di grande spessore, degno di occupare le posizioni altissime della classifica, riprendendo il filo del discorso interrotto a Giugliano, provando a tenere vivo l’obiettivo playoff, quello che potrebbe consentire un finale frizzante alla stagione.

PREPARTITA - Al “Franco Scoglio”, nella prima giornata davvero invernale del campionato, almeno dalle parti di contrada S.Filippo, si incontrano due squadre che applicano lo stesso modulo tattico e il medesimo atteggiamento aggressivo in tutte le zone del campo. La differenza sarà fatta dalla condizione fisica e mentale con cui Messina e Picerno affronteranno un match importante per i rispettivi obiettivi di classifica, visto che i rossoblù vogliono restare nella scia della capolista, dopo il rovescio interno subito dal Benevento una settimana fa, mentre i biancoscudati hanno necessità di riprendere la marcia sostenuta da dicembre interrotta dal gol subito da Salvemini al 90’ del match di Giugliano. Modica ha detto di avere tutti gli effettivi in rosa disponibili ed arruolabili, ad eccezione di Pacciardi, ancora fermo per i fastidi alla schiena, ed opta per uno schieramento iniziale con Fumagalli in porta, linea difensiva col rientro di Lia a destra e Polito al posto di Manetta, mentre Dumbravanu al centro e Ortisi sulla corsia sinistra completano il reparto, coppia di mediani Firenze-Franco, trio offensivo Rosafio-Emmausso-Zunno dietro l’unica punta Luciani, con l’intento di non dare punti di riferimento alla difesa avversaria.

Nel Picerno, Longo deve fare i conti con le assenze di De Ciancio, Maiorino ed Emmanuele Esposito, oltre ai due spagnoli in rosa, il difensore centrale Pablo Garcia, e l’esterno offensivo Pablo Vitali, entrambi vittima di infortuni al crociato che hanno richiesto altrettanti interventi chirurgici e, quindi, con tempi di recupero piuttosto lunghi.  Ma il tecnico può fare affidamento su alcuni pilastri, come Gallo e Murano, sui quali ha costruito l’ottima stagione in corso, che ha portato i lucani a stare stabilmente tra le prime, con qualche possibilità di intravvedere perfino la vetta. Il Picerno schiera Merelli tra i pali, Pagliai- Gilli-Allegretto-Guerra compongono il reparto arretrato, Gallo e Pitarresi si sistemano davanti alla difesa per dare copertura e innescare la manovra offensiva verso il quartetto deputato a far male alla porta di Fumagalli, con Murano davanti a Albertini, Santarcangelo e D’Agostino.

CRONACA
PRIMO TEMPO –
Brivido in area giallorossa al 6’, quando penetra Albertini e impegna Fumagalli nella deviazione a terra. Zunno viene ammonito subito dopo per un intervento falloso a centrocampo. Squadre che faticano a restare in piedi sul terreno reso viscido e pesante per le piogge abbondanti negli ultimi giorni. Cross insidioso di Lia al 13’, che si perde di un soffio fuori con Merelli fuori posizione. Il Picerno passa al 20’ con Sanatarcangelo, lesto ad approfittare di una respinta corta da parte di Fumagalli su un colpo di testa ravvicinato di Murano. Reagisce il Messina con una percussione sulla destra di Rosafio, ma non riesce a tirare e la difesa rossoblù libera, mentre la botta di Franco dal limite finisce in curva sud. Miracoloso Fumagalli al 26’, quando Murano, liberato da un passaggio sbagliato di Firenze, prova il tiro angolato, sul quale si oppone in tuffo il portiere giallorosso, ancora reattivo e determinante sul tentativo di Santarcangelo. Gli uomini di Modica soffrono la maggiore essenzialità del gioco picernese, poi crea dal nulla una chance clamorosa sui piedi di Luciani al 29’, ma il centravanti laziale è troppo timoroso al momento di scavalcare il portiere consentendo il salvataggio. Giallo per Rosafio, che si sacrifica al 31’ con una trattenuta al collo ai danni di Murano, ripartito in modo pericolosissimo dopo un corner battuto male dai giallorossi.

La pressione giallorossa produce, tra il 30’ e il 35’, solo tre tiri dalla distanza, fuori misura. Al 38’, cambio in casa Picerno che potrebbe cambiare l’inerzia della gara, vista l’importanza di Gallo, motorino e fulcro del gioco di Longo, costretto ad uscire per dare spazio a Ciko. Giallo pesante al 40’, sulle spalle di Firenze, reo di un intervento pericoloso su D’Agostino. Sulla punizione di Pitarresi, svetta di testa Santarcangelo e piazza la palla alle spalle di Fumagalli per il raddoppio lucano. Il Messina prova a spingere per accorciare le distanze, ma non riesce a impensierire Merelli e non succede nulla fino al duplice fischio del signor Lovison, avvenuto su un corner assegnato al Picerno su sua decisione contrastante con quella del secondo assistente. Primo tempo con gli ospiti meritatamente in vantaggio, soprattutto capaci di tradurre in gol le chance costruite, mentre il Messina ha difettato di killing instinct al momento di realizzare.

SECONDO TEMPO – Cambio nel Picerno con Graziani per D’Agostino e doppia sostituzione in casa Messina, visto che escono Luciani e Firenze, entrano Ragusa e Frisenna, quest’ultimo subito protagonista su un corner battuto verso di lui, tutto solo al limite, ma il numero 8 giallorosso perde il momento per tirare. Il Messina evidenzia grossi problemi nel costruire gioco su un campo così pesante e se ne giova il Picerno nel controllare senza strafare. Clamorosa decisione del signor Lovison al 60’ quando Ragusa segna dopo avere recuperato un colpo di testa parato da Marelli, ma l’arbitro ravvisa la posizione irregolare di Emmausso sul promo tocco del numero 90. Una replica di quanto visto nella scorsa stagione con lo stesso direttore di gara che, allora come oggi, si è preso la responsabilità di superare l’indicazione dell’assistente, che era andata verso il centro del campo. Al minuto 65’ esce Pagliai per Novella. Al 68’ arriva, però, un regalo della difesa picernese, su un pallone di Franco in area, sul  quale il portiere esce malissimo e ne approfitta Emmausso per appoggiare di sinistro nella porta sguarnita. Lia resta fuori dal campo al 72’ e la panchina giallorossa ritarda la sostituzione, con Salvo che prende il suo posto due minuti dopo. Al 76’ arriva lo spettacolare gol del pareggio, su una azione manovrata nata lungo la catena di destra, cross di Frisenna per Zunno che si produce in una sforbiciata da grandissimo campione, scaraventando alle spalle del portiere. Cambio per Longo all’85’, Petito per Santarcangelo. Continua a premere il Messina e, allo scadere del 90’, guadagna un corner dopo avere creato un grosso pericolo per la difesa lucana, apparsa in affanno sul cross di Salvo. Al momento della battuta dalla bandierina, Modica sostituisce Emmausso e Rosafio con Scafetta e Plescia. Scafetta, con un tiro dal limite che sorvola di poco la traversa, mentre il Picerno rimane in dieci per l’infortunio di Novella. Ma, nei 3’ di recupero non succede nulla e il signor Lovison decreta un risultato finale giusto per la reazione veemente e di sostanza da parte del Messina, dopo un primo tempo appannaggio del Picerno. Un punto prezioso per come si era sviluppata la gara, ma anche perché consente alle due squadre di continuare a puntare i rispettivi obiettivi.

TABELLINO

MESSINA-PICERNO 2-2

MarcatorI: 19’, 41’ Santarcangelo (P), 68’ Emmausso (M), 76’ Zunno (M)

MESSINA (4-2-3-1) Fumagalli; Lia (dal 73’ Salvo), Polito, Dumbravanu, Ortisi; Firenze (dal 46’ Frisenna), Franco; Rosafio (dal 90’ Scafetta), Emmausso (dal 90’ Plescia), Zunno; Luciani (dal 46’ Ragusa). In panchina: Di Bella, Piana, Fumagalli Jacopo, Manetta, Zona, Civilleri, Giunta, Scafetta, Cavallo, Plescia, Signorile.  Allenatore: Giacomo Modica
PICERNO (4-2-3-1) Merelli; Pagliai (dal 61’ Novella), Gilli, Allegretto, Guerra; Gallo (dal 38’ Ciko), Pitarresi; Albertini, Santarcangelo (dall’85’ Petito), D’Agostino; Murano. In panchina: Summa, Esposito Andrea, Ceccarelli, Cadili, Albadoro, Graziani, Biasiol. Allenatore: Emilio Longo
Arbitro: Roberto Lovison di Padova
Assistenti: Matteo Paggiola di Legnago e Andrea Maria Masciale di Molfetta
IV ufficiale: Loris Graziano di Rossano
Ammoniti: 7’ Zunno (M), 31’ Rosafio (M), 40’ Firenze (M)
Corner 3-3
Recupero: 2’ e 3’

Sezione: Acr Messina / Data: Dom 25 febbraio 2024 alle 16:03
Autore: Davide Mangiapane / Twitter: @davidemangiapa
vedi letture
Print