Doveva essere il pomeriggio del definitivo addio al Messina di Stracuzzi, Oliveri, Gugliotta per conto Antares e Micali. Troppo presto in molti avevano cantato vittoria affidandosi ad una bozza d'intesa parziale, non risolutiva per l'inizio dell'era Proto in riva allo Stretto. Le recenti esperienze e la schizofrenia gestionale dell'attuale proprietà ci ha insegnato a non dare le cose per scontate fino a quando non sancite da fatti, prima che da parole, ed anche questo 16 febbraio non ha fatto eccezione.

Il confuso pomeriggio giallorosso si è concluso così con un ulteriore nulla di fatto. L’Acr Messina, guidato da mister Cristiano Lucarelli, ha saltato l’allenamento odierno e si è presentato davanti ai cancelli dei Cantieri Navali di Natale Stracuzzi. A giocatori e staff si sono poi uniti i rappresentanti dei gruppi organizzati e tanti tifosi. Una protesta pacifica tra cori e confronti, per chiedere una svolta, andare avanti, passare la mano, dare un futuro al club.

Ma ciò che tutti sembrano volere nelle intenzioni resta fermo sotto l'ombra di indecifrabili misteri societari, giochi al rialzo e dispetti tra ex amici, ancora soci. Franco Proto sostenuto dall'ex dg giallorosso Lello Manfredi è pronto: ha stilato un piano gestionale valido, all'altezza. Raccogliendo tutto l'incartamento vorrebbe riportare luce nel buio pesto dei conti e della struttura instabile di una società allo sbando più totale. Ma la fumata bianca non è arrivata, anzi la matassa sembra complicarsi sempre più senza uno straccio di certezza, perché tutte le versione riportate contrastano tra loro.

Dopo una lunga attesa fuori dai cancelli sono arrivati a Maregrosso l’ex presidente Natale Stracuzzi, detentore con il fido Pietro Oliveri dell’88% delle quote sociali dell'Acr. Ha colloquiato con Cristiano Lucarelli ed una rappresentanza di giocatori composta dal capitano Gianluca Musacci, da Maccarone, De Vito e Madonia. Oltre mezz’ora di confronto tra le parti, alle quali a sorpresa si sono aggiunti anche i calabresi Giuseppe Marcianò e Pasquale Gerace, seppur fino a stamattina sembrassero fuori dai giochi. Ma come detto, nulla in questo momento può essere dato per scontato.

L'ultima soluzione prospettata prevedeva il passaggio, da ufficializzare, dell’88% di Stracuzzi-Oliveri all’Antares di Gugliotta che otterrebbe così la gestione del 98% dell’Acr Messina per essere libero poi di trattare la cessione integrale del sodalizio nella mani di Franco Proto, aggirando le pretese di Stracuzzi che in questo momento frenerebbero la conclusione dell'affare. Ma l'Antares non sarebbe convinta di questa strada da praticare e vorrebbe gestire solo la vendita della propria parte. 

Una condizione davvero imbarazzante, preoccupante, che ha immediate ripercussioni sul mancato saldo delle contribuzioni e sul pagamento degli stipendi in scadenza oggi. Come dichiarato dai calciatori che hanno parlato con il presidente dimissionario, in merito non è arrivata alcuna rassicurazione. Le lacrime di Andrea De Vito, cui è stato negato un trasferimento alla Juve Stabia che gli avrebbe regalato sicurezze economiche e contrattuali, valgono più di ogni altra parola da spendere.

Sezione: Il focus / Data: Gio 16 febbraio 2017 alle 18:27 / Fonte: Antonio Billè-Emanuele Rigano
Autore: MNP Redazione / Twitter: @menelpallone
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