Mercato solo in uscita. È questa la situazione che stanno vivendo le società di Eccellenza, soprattutto quelle di vertice e con giocatori che hanno diverse richieste in Serie D. In attesa di una ripresa che appare sempre lontana, è difficile trattenere giocatori che, per qualità ed esperienza, fanno gola a vari club e che, comunque, hanno voglia di giocare e, soprattutto, vivono di calcio.

Condizione che anche l’Igea 1946 conosce bene e nell’incertezza del momento ha deciso di lasciare liberi i propri tesserati: “Abbiamo detto ai ragazzi che possono trovare un’altra squadra. Gli over sono tutti liberi e faremo il trasferimento fino al 26 febbraio”, ha dichiarato il presidente Stefano Barresi che, pur a malincuore, rischia di perdere alcuni dei pezzi pregiati del mercato estivo.

Sono diversi, infatti, i giocatori che potrebbero lasciare i giallorossi e salire di categoria. Il difensore Riccardo Cassaro ha richieste da Città di S.Agata e Lavello (Basilicata), il centrocampista Roberto Assenzio potrebbe andare a Paternò o tornare al Città di S.Agata, dove si trasferirà anche l’attaccante Antonio Isgrò, che doveva essere il colpo del mercato invernale. Per lui solo un breve passaggio all’Igea e ora un probabile ritorno ai biancoazzurri di mister Giampà dopo l’avventura al Potenza. “L’Eccellenza è diventato terreno di shopping per la D. Abbiamo fatto sacrifici e anche per questo vogliamo che si metta un punto e si chiarisca la situazione”, ha aggiunto Barresi, che ovviamente non può operare in entrata anche se, oltre a Isgrò, ha già ingaggiato il difensore Maurizio Dall’Oglio (confermato) ed era a un passo dall’attaccante Luca Savasta, ora al Paternò: “Sono giocatori che hanno mercato ed è probabile che vadano via. In caso di partenza di Cassaro abbiamo già Dall'Oglio e siamo coperti. Ma ci sono anche Biondo, Genovese o Lo Monaco e hanno tutti carta libera. Noi siamo disponibili. In prestito? No, chi vuole andare sarà ceduto e poi si vedrà. La squadra è questa, penseremo alla salvezza e cambiamo obiettivo se la situazione sarà questa”. Anche perché la ripresa è ancora un’incognita: “Ci vogliono le condizioni e al momento non ci sono. A tutti manca il calcio, ma dobbiamo pensare prima alla salute e si deve ripartire con certezza. Anche in D ogni domenica ci sono partite rinviate. I campionati sono falsati, non si doveva ripartire ma ormai siamo arrivati a questo punto”.

Si dovrà trovare una soluzione, anche perché la Lega ha l’intenzione di portare a termine la stagione. Almeno in Eccellenza, con i presidenti che chiedono garanzie e una ripresa sicura: “Innanzitutto serve un protocollo, con i tamponi a carico della Lega, mentre dalla Promozione in giù si dovrebbero chiudere i campionati. Purtroppo, però, senza pubblico non è facile”, ha aggiunto il presidente giallorosso, che valuta anche le possibili alternative come l’idea di disputare solo il girone di andata: “In questo caso si dovrebbe prevedere una sola promozione e il blocco delle retrocessioni. Sarebbe la soluzione migliore se si dovesse giocare solo l’Eccellenza”. Contrario, invece, a una ripresa a settembre: “Sarebbe un’ipotesi se, però, congelassero campionati e mercato, proseguendo con gli stessi giocatori e quindi senza svincolarli. Oppure si giochi solo in D senza retrocessioni, perché è tutto una catena. Non sono dell'idea che si debba iniziare per forza, ci vogliono le condizioni”.

Sezione: Eccellenza / Data: Mar 19 gennaio 2021 alle 10:03
Autore: Davide Billa
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