Il gol con cui Giovanni Ginagò piega il Città di Ragusa e permette al Città di Messina di conquistare l’Eccellenza, corona nel miglior modo possibile una stagione di Promozione a forti tinte messinesi. A inizio aprile, infatti, il Camaro aveva concluso la propria cavalcata trionfale vincendo 2-1 in casa del Real Aci e conquistando la promozione con due giornate di anticipo.

Un’annata straordinaria quella vissuta dai neroverdi, partiti a fari spenti rispetto ad altre contendenti, ma capaci di sbaragliare la concorrenza a suon di gol e grandi prestazioni. Su tutti si ergono il bomber Brigandì, un super Mondello, ma anche talenti assoluti come Munafò e Cappello, guidati alla grande da Giuseppe Furnari, tecnico di livello e capace di indovinare tutte le scelte fatte. La sua conferma sulla panchina non è ancora arrivata, le parti stanno dialogando ma una separazione al momento non è da scartare, salutandosi con una vittoria che ha fatto bene ad entrambi. Il Camaro potrebbe puntare su un tecnico più esperto, mentre Furnari trovare spazio altrove considerato che anche in Eccellenza non mancano le squadre che lo accoglierebbero. La fusione con l'F24 di Carmine Coppola è frattanto la prima mossa per rinforzare il progetto.

Due soli ko stagionali per il Camaro, il secondo dei quali arrivato sul campo di quel Città di Messina che ha dovuto attendere un mese e mezzo prima di poter festeggiare la propria promozione: protagonisti annunciati, i giallorossi hanno vissuto momenti difficili anche fuori dal campo, ma sono stati bravi a rimettersi in sesto nell’ultima parte della stagione, completando la risalita con i successi playoff contro Messana, Jonica e Città di Ragusa. Tre battaglie non da poco che consacrano la rosa fortissima allestita dal dg Giovanni Cardullo che aveva come obiettivo dichiarato proprio il ritorno in quinta serie. "Il gruppo è forte e lo ha dimostrato sul campo - ha dichiarato il direttore ai nostri microfoni - sappiamo che per essere competitivi servirà qualche innesto, ci penseremo con calma, intanto ci godiamo questo successo".

Annata da incorniciare anche per i santateresini della Jonica, caduti sul più bello ma certamente protagonisti di una grande stagione. Come quella della Messana che si è affidata alle cure di vecchi volponi del calcio dilettantistico messinese e che ha sempre messo in campo grinta e rabbia agonistica da vendere: armi in più per mister Michele Lucà, bravo a compattare l’ambiente anche nei momenti delicati. Il crollo nei playoff con il Città di Messina non può e non deve offuscare la fantastica annata vissuta da Davide Santamaria e compagni. Qualcosa cambierà in estate, probabile un parziale ringiovanimento ma la base e lo spirito resteranno immutate.

Il campionato, va detto, è stato comunque condizionato dalla mancata lotta per non retrocedere: sul ritiro dell’Fc Milazzo prima della fine del girone d’andata è meglio stendere un velo pietoso, mentre l’Aci Sant’Antonio è stata da subito la vittima predestinata. Facile, a quel punto, la vita per squadre come Real Rometta, Città di San Filippo del Mela e Messina Sud che hanno brindato alla salvezza con largo anticipo. Grande soddisfazione per il gruppo del presidente Trimarchi, pressoché identico a quello che aveva disputato il passato torneo di Prima categoria e che ha fatto del fattore campo la propria marcia in più. Voto alto per il tecnico Angelo Saija, capace di mantenere il sangue freddo nonostante un inizio di stagione davvero complicato. Motivi professionali lo hanno costretto a rinunciare alla guida tecnica, ma il segno lasciato resta indelebile.

Stagione interlocutoria, invece, il Gescal che può ritenersi soddisfatto della prima avventura in Promozione, mentre va sottolineato l’ottimo lavoro svolto da Domenico Caragliano con il San Biagio e, soprattutto, da Michele Cataldi con il Merì, autore dell’ennesimo miracolo. Da Terme Vigliatore, Calatabiano e Real Aci sarebbe stato lecito attendersi qualcosa di più. I 19 punti di distacco, per esempio, tra la Jonica seconda e il Terme quinto appaiono decisamente tanti in relazione a quelli che erano i valori delle due squadre.

Doveroso spendere qualche parola anche per i grandi bomber di questa stagione: si va dal super Paolo Genovese del Terme Vigliatore, capocannoniere con 24 reti, agli evergreen come Brigandì del Camaro, Cannuni e Buda della Messana fino all'eterno Varrica del Giardini Naxos.

Sezione: Promozione / Data: Mer 24 maggio 2017 alle 01:49
Autore: MNP Redazione / Twitter: @menelpallone
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