Un'altra tegola per il Messina, sempre più nel caos. La prima squadra questo pomeriggio non si è allenata, rifiutandosi per le precarie (a dir poco) condizioni del manto erboso dello stadio Celeste, che avrebbe messo, secondo i diretti interessati, a serio rischio le loro condizioni fisiche. Una decisione poi confermata da una nota ricevuta poco fa dagli organi di comunicazione: “La squadra dopo aver preso atto delle condizioni impraticabili del terreno e delle strutture dello stadio Celeste e non avendo altre soluzioni, oggi pomeriggio ha deciso di non allenarsi per non mettere a rischio la salute fisica di noi giocatori. Inoltre la mancanza ripetuta dei fisioterapisti non permetteva che l'allenamento si svolgesse in sicurezza”.

Detto questo, ancora una volta il gruppo ha voluto sottolineare il legame all'attuale tecnico: “L'intero gruppo dei calciatori esprime la massima fiducia nel mister Lucarelli e nel suo staff i quali hanno voluto trasmettere valori di attaccamento alla piazza dedicandosi con tutti loro stessi al miglioramento professionale della squadra. Detto ciò non vorremmo arrivare alle dimissioni del suddetto staff dopo il quale l'intera squadra chiederebbe di essere libera di trovare altre soluzioni”. Parole chiarissime, che evidenziano a chiare lettere la delicatezza del momento.

In queste ore la proprietà si starebbe confrontando sulla strada da imboccare, dopo la nota della mattina firmata dai gruppi organizzati del tifo peloritano, attraverso la quale è stata sollecitata una cessione di mano del club a costo zero, facendolo transitare nelle more dalle mani dei supporters che volontariamente si sono candidati per trovare acquirenti. Difficile, almeno al momento, intuire cosa accadrà. Angelo Massone ha preso tempo per studiare carte e bilanci ma non è benvisto dalla piazza, dall'altra parte Pietro Gugliotta sembrerebbe intenzionato a portare avanti una “scalata interna” tramite una crescita del ruolo del duo Ruvolo-Gallina. Nessuna di queste soluzione sembra però convincere i sostenitori biancoscudati, stanchi di soluzioni che appaiono interlocutorie e non risolutive.  

Sezione: Acr Messina / Data: Lun 23 gennaio 2017 alle 19:41
Autore: MNP Redazione / Twitter: @menelpallone
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