"Reno non c'è più". Nell'era dei social, dei messaggi istantanei, la notizia, declinata nei modi più diversi, giunge nel tardo pomeriggio e, per noi di Messina nel Pallone, è un colpo al cuore, perché Reno De Benedetto, 65 anni compiuti a luglio scorso, non era solo un collega, ma, per ciascuno di noi, è tanto altro.

Nel periodo in cui eravamo solo tifosi del Messina, Reno era la voce delle radiocronache ai tempi eroici delle prime radio libere, quando, come amava rievocare, doveva raggiungere campi sperduti in Puglia, Campania, Calabria o Sicilia per collegare la presa telefonica a una abitazione vicina attraverso prolunghe chilometriche che gli consentivano di descrivere le evoluzioni degli eroi in maglia biancoscudata per i tifosi che restavano a casa in attesa del suo urlo "GOL GOL GOL!"

La radio era la sua grande passione e Reno, negli ultimi anni, era stato tra i pochissimi a restare al fianco della maglia biancoscudata, vilipesa e vituperata da vicende tutt'altro che stimolanti, con un piglio e una passione che avrebbero meritato ben altre soddisfazioni e riconoscimenti.

La sua presenza in postazione al "San Filippo", le sue battute fulminanti, il genuino entusiasmo da bambino alternato alle sfuriate indirizzate a presidenti, allenatori, calciatori, dirigenti colpevoli di scarso rendimento, gli sbalzi di umore sempre compensati da una dose infinita di dolcezza e gentilezza d'animo. Le migliaia di discussioni sul Messina e su Messina. Immagini della sua vita pubblica che restano impresse in chi le ha vissute al suo fianco provando a svolgere un mestiere difficile, ma tanto bello. Tutto quello che riguarda la sua vita privata e i sentimenti che ha provato chi ha avuto la fortuna di averlo come amico, resteranno nel nostro cuore e in quello della moglie Cettina e dei figli Alessio e Sergio che ha tanto amato.

Ciao Reno, grazie di tutto e a ben risentirci.

Sezione: Il focus / Data: Mar 20 agosto 2019 alle 21:00
Autore: MNP Redazione / Twitter: @menelpallone
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