“Volere è potere”, scrisse Michele Lessona, ormai centocinquant’anni fa. Ed è quello che hanno pensato Salvo Cocimano e Gessica Laquidara, convolati a giuste nozze nel primo giorno di questo mese. I due giovani, infatti, nonostante una pandemia in corso, hanno deciso di coronare comunque il loro sogno d’amore, sposandosi in vestito e mascherina.

Cerimonia ridotta all’osso, con la sola presenza di celebrante e due testimoni. L’ex Acr Messina, però, ha spiegato, ad amici e parenti, la volontà di portare all’altare la compagna, prima dell’arrivo del suo erede, che si chiamerà Liam Nunzio.

Gli auguri, per matrimonio e paternità, sono giunti da molti ex compagni, che hanno inviato messaggi, video e vocali. La domanda ricorrente, com’è naturale, è stata quella dedicata allo strano bacio degli sposini, che hanno dovuto simulare l’effusione nonostante le mascherine. Il più classico degli “adesso può baciare la sposa”, infatti, ha generato una situazione mai vista prima, con un delicato appoggio di mascherine per un “igienico bacio” privo di rischi.

I due giovani, però, hanno rassicurato tutti: alla fine della pandemia verrà organizzata una cerimonia in piena regola, con gli amici più cari che, comunque, non hanno fatto mancare il loro affetto alla coppia. Cocimano, per fortuna (o purtroppo), avrà il tempo di pianificare il tutto, visto che il rientro sul rettangolo verde appare molto lontano. Il calciatore, in forza al Giarre, è reduce dai mesi bui trascorsi a Corigliano, che l’avevano indotto a cambiare casacca nel mercato decembrino. Nella passata stagione, invece, il centrocampista catanese aveva deliziato il pubblico giallorosso con dribbling ed impennate d’ingegno, che gli avevano permesso di siglare cinque reti in ventisette presenze.

Indimenticabile, tra l’altro, il gol realizzato poco più di un anno fa, nel match contro la Palmese. Dopo aver insaccato la palla del 2-0, infatti, Cocimano è corso ad abbracciare la mamma, appena uscita da una brutta malattia, seduta in tribuna per applaudire il figlio. Un gesto di “florenziana” memoria, che aveva inumidito gli occhi dei tifosi accorsi al Franco Scoglio di Messina.

Sezione: Erano a Messina / Data: Ven 03 aprile 2020 alle 16:20
Autore: Marco Boncoddo / Twitter: @menelpallone
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