Gianluca Musacci, scontata la squalifica, è pronto a tornare in campo. Prima di guardare al futuro, tuttavia, è doveroso fare un passo indietro ed analizzare la gara di domenica scorsa contro il Taranto: “La squadra mi ha fatto una buonissima impressione, vedendola dalla tribuna. Mi sono divertito ed ho esultato molto per le reti dei miei compagni. Magari ci riuscisse sempre di sbloccare la partita nei primi dieci minuti e chiuderla, addirittura, subito dopo. Sono molto felice perché abbiamo vinto ed era fondamentale”.

Accostato proprio ai pugliesi nell’ultima sessione di mercato, inevitabile il riferimento alla vicenda che nelle ultime ore ha visto protagonisti i calciatori rossoblù, aggrediti da un gruppo di tifosi durante l’allenamento: “Ho letto qualcosa sui vari siti. E’ normale dispiaccia in quanto non si dovrebbe mai giungere a situazioni di tal genere, che poco c’entrano col calcio. Spero sia l’ultima perché di recente se ne sono sentite davvero tante: Matera, Taranto, Maceratese, Ancona. E’ arrivato il momento di finirla, poiché io non credo assolutamente ad una formazione sconfitta di proposito”.

L’autoritaria prestazione, sfoggiata nel turno appena trascorso, ha portato in dote nuove certezze, in particolare a centrocampo, dove il tecnico Lucarelli sembra poter contare su nuove, preziose alternative tattiche: “La concorrenza fa bene, ce l’ho sempre avuta, quindi, nessun problema. Foresta trequartista mi ha impressionato positivamente, non credevo avesse caratteristiche per fare quel ruolo. Tra le sue armi migliori non c’è una grande tecnica, invece, vedendolo dall’alto, ha tirato fuori colpi da veterano ed a fine gara gli ho fatto i complimenti per aver spaccato in due la partita”. La posizione, fin qui, era stata ricoperta da Mancini, calciatore con qualità differenti: “Manuel è leggermente più statico, preferisce ricevere palla sui piedi per fare la giocata, Giovanni, al contrario, si inserisce alle spalle delle difese, diventando un’autentica spina nel fianco grazie alla sua velocità e se riesci a servirlo può arrivare in porta. Per tale ragione credo che il mister abbia intenzione di riproporlo. Contro il Taranto, lui e Da Silva sono stati la chiave di volta e, inoltre, si sta convincendo di poter giocare lì, quindi, spero vada avanti e continui a segnare. Per noi sarebbe un’arma preziosa”.

Menzione anche per Mancini, impiegato per l’occasione nel ruolo del capitano giallorosso, e Da Silva: “Non so tra me e Mancini in cabina di regia cosa possa cambiare, ci ho sempre giocato io ma anche lui tecnicamente è molto valido e non ha sicuramente difficoltà a palleggiare o a fare un lancio, dunque, non penso ci siano sostanziali differenze. Da Silva, dal primo giorno in cui si è allenato con noi, mi è sembrato un grande calciatore. Ritengo che il Catania ci abbia fatto un grosso favore dandoci lui e Anastasi che ci daranno una grande mano, così come hanno fatto fino ad oggi, risolvendoci tante partite. Da Silva ha corsa, tiro, si inserisce, fa gol di testa, recupera palloni. Bisognerebbe chiedere a Lo Monaco perché ha preso una simile decisione”.

Gli ultimi risultati hanno dato maggiore serenità alla squadra ma le notizie provenienti dagli altri campi miste ai probabili punti di penalizzazione non consentono di tirare il fiato: “Io guardo la classifica già al netto della penalizzazione. E’ vero, stiamo facendo discretamente, ma è innegabile che l’Akragas non stia perdendo un colpo, e dietro continuino a starci attaccati, per cui non siamo molto tranquilli. Speriamo di proseguire la striscia utile domenica contro il Matera.

Identificare l’avversario più insidioso in vista del rush finale non è assolutamente semplice: “Fino a domenica ritenevo fosse il Taranto, vedendoli ho parzialmente cambiato idea e, adesso, guardo con maggiore attenzione alla voglia dimostrata da Akragas o Reggina per uscire dalla bagarre. Abbiamo superato pure il Monopoli e ciò va indiscutibilmente a nostro favore ma, comunque, ci sarà da lottare fino all’ultima partita”.

Il doversi cimentare con formazioni in crisi ed in cerca di riscatto sembra una costante per il Messina: “Un conto è affrontare un Taranto ferito, un conto è il Matera. Rispetto ai primi, analizzando i singoli, siamo molto più forti, al contrario, i lucani, essendo partiti per vincere il campionato hanno un organico certamente più competitivo del nostro. Hanno segnato tantissimi gol, salvo poi subire questa involuzione le cui cause risultano sconosciute, tuttavia vai a giocare lì al cospetto di una delle tre, quattro formazioni più attrezzate del torneo e non sarà una partita dello stesso tenore di quella disputata domenica”.

I biancoscudati potranno in ogni caso contare sulla ritrovata stabilità societaria: “Con la nuova proprietà abbiamo trovato un punto di riferimento forte. Ci sono state messe a disposizione tante persone con l’unico scopo di risolvere i vari problemi che abbiamo. Dobbiamo pensare esclusivamente al campo ed anche le strutture stanno piano piano migliorando. Ci dobbiamo necessariamente salvare, per poter programmare l’anno prossimo una stagione più importante”.

 

 

Sezione: Acr Messina / Data: Gio 23 marzo 2017 alle 19:52
Autore: MNP Redazione / Twitter: @menelpallone
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