Si conferma persona estremamente pragmatica Franco Proto. In perfetta continuità con quanto emerso durante i suoi primi mesi da presidente dell'Acr Messina, nel nuovo corso biancoscudato non c’è posto per promesse o voli pindarici. Idee chiare e programmazione per dare il là alla ricostruzione e guardare con occhio sereno al futuro, come ribadito a “Ultima tv”, nella trasmissione “Sala Stampa”: “Lo sviluppo non può passare solo dalla possibilità che Lucarelli resti o vada via né, tantomeno, da questo o quel calciatore, si deve, piuttosto, impostare l’avvenire. Molto passa da un investimento infrastrutturale che per noi si chiama 'Celeste': renderlo innovativo, snello, senza barriere, consono alla dimensione attuale della passione sportiva della città. Per farlo abbiamo avviato questo rapporto con Consiglio comunale e amministrazione, sperando che possano trovare risposta le nostre aspettative. Sono pronto anche a garantire personalmente un contribuito fideiussorio, pari al 30%, per portare avanti l'investimento concordato con il credito sportivo. Abbiamo delle idee e un progetto appetibile per l’attuazione del quale vorremmo coinvolgere anche altri”.

Le difficoltà e i rallentamenti incontrati fin qui non scoraggiano il neo patron: “In alcune province l'atteggiamento è attendista, come a Messina. Ogni realtà siciliana si comporta in modo differente: i catanesi, ad esempio, come me che lo sono d’adozione, sono veloci e rapidi, hanno volontà di assumere i rischi di impresa, ma non è atteggiamento comune. Al di là di tutto, io sono per creare uno scopo, non per gestirlo”. E in stretta correlazione con quanto affermato: “Lavoriamo per avere a disposizione il 'Celeste' a fine maggio e per giocarci già a settembre. La ditta, ormai, da dieci giorni è impegnata con i primi interventi. Inoltre, la prossima settimana lanceremo la campagna abbonamenti con contenuti importanti sul piano del marketing.  Il nostro obiettivo è arrivare almeno a quattromila tessere. Pur non essendo messinese ho percepito la volontà della piazza: il 'Celeste' è storia e risveglia un sentimento fortissimo. Accanto agli aspetti sentimentali, anche per l'organizzazione può essere utile tornarci. E' centrale, più comodo e meno costoso rispetto al 'Franco Scoglio', dove solo per girare la chiave e disputare una partita sono necessari quindicimila euro”.

L’Atletico Catania potrebbe essere luogo ideale per far maturare i calciatori e consentire loro di arrivare pronti al grande salto: “Immagino i giocatori in un rapporto di migrazione ed addestramento con il Messina, mantenendo le distanze tra le due categorie. Per loro penso ad un campionato di mantenimento, servirà un attaccante, poi metteremo dei giovani, magari portandoli dallo Stretto, in modo da farli crescere. Giorgio Corona, è, infatti, un esempio, ha tempra mentale, forza fisica e non si infortuna mai. Potrebbe ancora scendere in campo, ma, adesso, deve badare esclusivamente al ruolo di team manager nel Messina”.

Ogni grande scalata, tuttavia, comincia con un primo passo: “Prossimo obiettivo? l'iscrizione del Messina in lega pro, è un'altra salvezza”.

Sezione: Acr Messina / Data: Mar 23 maggio 2017 alle 14:28
Autore: Giovanni Sofia
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